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Dr. Domenico Fiore: sclerosi multipla Dr. Domenico FIORE
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SCLEROSI MULTIPLA: EZIOLOGIA
Virus, mimetismo molecolare, autoimmunità, pluralità eziologica

L’epidemiologia della Sclerosi Multipla (SM) dimostra che all’insorgenza della malattia concorrono un fattore ambientale (certamente un agente infettivo) e un fattore individuale ( vedi nota 1 ).
Quasi tutti i virus noti sono stati incriminati come presunti agenti eziologici della SM: tutti sono stati assolti, quantomeno per insufficienza di prove ( vedi note 2, 3 ) (dell’associazione Herpes-virus e SM riferirò nella discussione che segue). Una omologia tra epitopo dominante della proteina basica della mielina ed alcuni epitopi batterici  o virali e l’insorgenza di ricadute post-infettive  nella  SM  hanno fatto attribuire ( vedi nota 3 ) importanza patogenetica al mimetismo molecolare. Omologie tra epitopi di Specie differenti della Scal Biologica sono abbastanza diffuse in natura ( vedi nota 4 ), ma il meccanismo immunologico del mimetismo molecolare è solo ipotizzato in patologia umana ( vedi nota 5 ), non è mai stato dimostrato nella SM ( vedi nota 6 ). Spesso, nella letteratura recente ( vedi note 7, 8 ), la SM viene definita genericamente “malattia autoimmune”; ma neanche l’autoimmunità da mimetismo molecolare è mai stata dimostrata in natura ( vedi nota 9 ). La possibilità, spesso considerata in letteratura, che alla genesi della malattia concorrano più fattori infettivi deriva dalla constatazione che nella SM:

  • si possono trovare, nello stesso paziente, titoli elevati di anticorpi sierici e liquorali contro parecchi agenti infettivi  (soprattutto virali);
  • sono di comune osservazione le ricadute post-infettive.
La presenza, nello stesso paziente, di alti titoli di anticorpi specifici contro parecchi agenti infettivi si spiega facilmente con il difetto della barriera muco.ciliare (porta aperta agli agenti infettivi) e con il forte potere mitogeno e attivatore policlonale aspecifico  delle tossine delle Bordetelle.

Nessun altro agente patogeno, batterico o virale, ha capacità attivatrice policlonale aspecifica tale da giustificare la presenza di titoli elevati di anticorpi anti-BB; tanto meno delle IgM, facilmente dimostrabili nelle forme cronico-evolutive con intervalli liberi (SM a IgM, appunto).   La presenza, nello stesso paziente, di alti titoli di anticorpi specifici contro parecchi agenti infettivi si spiega facilmente con il forte potere mitogeno e attivatore policlonale aspecifico  delle tossine delle Bordetelle.

Nessun altro agente patogeno, batterico o virale, ha capacità attivatrice policlonale aspecifica tale da giustificare la presenza di titoli elevati di anticorpi anti-BB; tanto meno delle IgM, facilmente dimostrabili nelle forme cronico-evolutive con intervalli liberi (SM a IgM, appunto). Queste considerazioni valgono anche per i virus più recentemente chiamati in causa ( vedi note 10, 11, 12, 13 ).
Coronavirus, virus di Epstein-Barr, HTLV-1, Theiler’s virus, Herpes-virus ( vedi nota 6 ). Del resto, gli stessi “Accusatori” affermano testualmente: «However,  no virus to date has been definitively associated with this disease ( vedi nota 11 ) »  e che «Perciò, la speranza di  trovare il  virus che scatena la SM può restare per sempre non soddisfatta ( vedi nota 12 ) ».
Le ricadute post-infettive nella MS non esprimono pluralità eziologica; confermano che diversi fattori ambientali (specie le affezioni acute delle vie respiratorie), interferendo con l’integrità della BMC e ritardando la eliminazione delle BB dalla mucosa, favoriscono il passaggio nel sangue delle tossine pertussiche e la conseguente ricaduta SM.


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